Sulla Ciclabile della Riviera dei Fiori

La pista ciclabile della riviera dei fiori o della riviera di ponente
Una testimonianza della vecchia ferrovia

Da ciclista sportivo, non agonista, ma sempre in cerca di nuove sfide, salite impegnative e dislivelli importanti, non sono un amante delle piste ciclabili. Troppa pianura, troppo traffico lento. Nessun traguardo da raggiungere o salita mitica da conquistare.
La pista Ciclabile della Riviera dei Fiori, però, mi attirava da tempo, avendone percorso in passato qualche breve tratto a piedi, in occasione di visite di lavoro in zona. Inoltre, su questo percorso si era svolta la tappa di apertura del Giro d’Italia 2015: una rara cronometro a squadre da San Lorenzo al Mare a Sanremo.
Le suggestioni e le motivazioni giuste per scoprirla del tutto.
Così con mia moglie, sabato 12 giugno, partiamo con destinazione Imperia, decisi ad affrontare l’incognita di code autostradali sempre in agguato.

Il percorso

Il percorso della Ciclabile della Riviera dei Fiori si sviluppa, attualmente, da San Lorenzo al Mare ad Ospedaletti. E’ lunga circa 23 km. ed occupa la vecchia sede della linea ferroviaria, abbandonata nel 2001, a seguito dello spostamento a monte della ferrovia che collega Genova con la Francia.
Noi in realtà siamo partiti da Imperia, parcheggiando all’uscita del casello di Imperia Ovest, aggiungendo così qualche km. alla pedalata.
Il tragitto corre in una lingua di terra schiacciata tra l’Aurelia e il mare. Per brevi tratti il mare scompare alla vista, ma è sempre lì, talvolta sembra di esserci dentro, talvolta vorresti esserci dentro.
A Riva Ligure lo sguardo si libera verso le campagne ed i faticosi orti liguri. Ad Arma di Taggia si volge a scrutare le Alpi Liguri che digradano verso il mare lungo la Valle Argentina.
Nulla da segnalare dal punto di vista altimetrico. Anche la Classicissima di Primavera, quando ha deciso di rendere più selettivo il suo finale, ha fatto ricorso a due salite d’entroterra: la Cipressa e il Poggio.

Il paesaggio

E’ il paesaggio che rende la ciclabile della Riviera dei Fiori assolutamente unica.
Il mare in certi tratti è di un blu intenso che credevi esistesse solo nelle foto ritoccate di Instagram.
E il cielo oggi ha mandato via tutte le nuvole e fa a gara con il mare.
I francesi hanno avuto una giusta ispirazione quando hanno battezzato Costa Azzurra la loro riviera, ma pochi sanno che, per la geografia, il Mar Ligure arriva fino a Cap Ferrat, alle porte di Nizza.
I colori delle bouganville, fucsia e viola, invadono il percorso. Le vedi arrampicarsi sugli alberi.
E poi, agavi, fichi d’india, pini marittimi, gelsomini, ginestre, palme, oleandri, campanule.
I profumi, dal dolce allo speziato, riempiono i polmoni, al riposo dagli sforzi della salita di giornata che non arriverà.

Le gallerie della Ciclabile

In Liguria i monti si tuffano nel mare e le strade, anche quelle ferrate, sono costellate di gallerie.
Se ne attraversano alcune lungo il percorso della Ciclabile della Riviera dei Fiori, ma due sono quelle che offrono un senso speciale nell’attraversarle.
La prima è quella che si incontra tra San Lorenzo al Mare e Santo Stefano. E’ lunga, fresca, l’illuminazione non è impeccabile. Le gocce d’acqua che si infiltrano da decenni hanno creato delle concrezioni calcaree sulle pareti che la fanno assomigliare ad una grotta. Chissà se i passeggeri sul treno già godevano di questo inaspettato spettacolo, guardando fuori dai finestrini.
La seconda, tra Sanremo ed Ospedaletti, la Galleria Capo Nero, è un inatteso museo sulla storia della Milano-Sanremo. Sulla volta si susseguono, su pannelli a mezza luna, i racconti e le imprese dei grandi che hanno trovato la gloria a Sanremo. Passarci sotto, leggendo in fretta i capitoli della storia della Classicissima di Primavera, è un po’ come tagliare ogni volta il traguardo di Via Roma. A fianco non ho più mia moglie, ma Olmo, Girardengo, Moser, Merckx, Cipollini, Freire che, con un colpo di reni, mi battono in volata sotto la striscione dell’arrivo.

Il rientro

Sul rientro, dopo un bagno ristoratore nel Mar Ligure, ancora fresco alla fine della primavera, rifletto sul fatto che questo lembo di terra è la culla ligure della velocità: la Milano-Sanremo, il Rally di Sanremo, la gara automobilistica sul Circuito di Ospedaletti, dove corsero anche le Formula Uno. Gare ideate da spiriti coraggiosi. Alla lunga, però, ha vinto la bici. Ha battuto le auto ed il tempo. Mezzo semplice per antonomasia, si è saputa adattare alle evoluzioni della storia.
E guardando ancora il mare, si scorgono in direzione di Imperia, una volta abbandonata la ciclabile, i lavori in corso sull’ex strada rotabile. La pista è destinata ad allungarsi. Speriamo facciano presto. Ho già voglia di tornare..




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