Come attrezzare la tua officina per la bicicletta

Tra le ruote delle bici si intravvede il banco officina per la bicicletta
In fondo, il banco e la parete attrezzata

E’ già da qualche tempo che vai in bici. Hai buona manualità e passione per il fai da te. Vuoi organizzare la tua officina, per divertirti nel fare la manutenzione della bicicletta. Allora sei nel posto giusto. Leggi questo post!
Metto a tua disposizione la mia esperienza. In questo articolo cercherò di indicarti l’attrezzatura e gli strumenti essenziali per le manutenzioni più frequenti. Spesso si tratta di operazioni al tempo stesso necessarie e di facile esecuzione.

La scelta degli attrezzi: qualità e marche

Anche se le operazioni che descriverò sono prevalentemente facili, quando si parla di manutenzione della bicicletta, spesso servono attrezzi specifici. Avventurarsi ad usare attrezzi non dedicati, può essere sia inefficace, sia dannoso.
Personalmente sono dell’idea che la spesa per un attrezzo professionale si ripaghi ampiamente, grazie alla sua affidabilità e durevolezza.
La mia marca preferita è Park Tool: è il produttore più importante, distribuito a livello globale ed ampiamente disponibile sui siti di vendita online. Oltre a Park Tool, nella mia officina ho anche qualche attrezzo Cyclus Tools, soprattutto per il montaggio e pressatura di cuscinetti e fresatura del telaio. Qualità tedesca ad un prezzo più contenuto rispetto a Park Tool.

Manutenzione della bicicletta: attrezzi standard

Prima di addentrarci nella descrizione degli attrezzi dedicati alla manutenzione della bicicletta, vediamo quali sono gli attrezzi standard di cui avrai bisogno:

  • una serie di chiavi a brugola con impugnatura – da 4 a 8
  • un’altra serie di chiavi a brugola standard ed una di chiavi lunghe con testa sferica
  • qualche cacciavite a stella e a taglio (phillips, non pozidrive)
  • un cacciavite Torx T20 e uno T25
  • una pinza
  • qualche chiave combinata, tra cui soprattutto una da 22 o 24 (a seconda dell’esagono esterno dell’estrattore pacco pignoni)

Le chiavi dinamometriche

So di essere pignolo, quando dedico le mie attenzioni alla manutenzione della bicicletta.
Per fare un lavoro preciso e non rischiare rotture o perdite di tensione, le chiavi dinamometriche sono essenziali ed è per questo che non mancano nel mio corredo di attrezzi.
Una chiave che lavori da 5 Nm fino a 15/20 Nm è essenziale per le regolazioni più delicate. Per esempio: collarino reggisella, bloccaggio del carrello della sella, attacco manubrio e viti dei dischi.
Un’altra chiave con range più ampio ti servirà per serrare correttamente la guarnitura, dopo averla smontata, ripulita e magari sostituito una corona. Ma queste operazioni sono già di un livello un po’ superiore, rispetto a quanto voglio trattare in questo post.
In ogni caso, per sbloccare la guarnitura (Sram, Campagnolo, Race Face) ricordati di non usare la dinamometrica: lo sforzo impresso per svitare può starare la chiave, anche se questa ha un cricchetto reversibile. Usa una chiave a cricchetto “normale”. Per usare gli inserti esagonali (da 8 mm per Sram e Race Face) ti servirà una chiave da 1/2″.

Manutenzione della bicicletta: attrezzi dedicati

Importanza della trasmissione

Oltre alla pulizia generale del telaio e delle ruote, credo che la manutenzione più importante, e da fare più frequentemente, sia la pulizia della trasmissione. Ed è soprattutto questo di cui parlerò di seguito.
Anche perché spesso è trascurata da molti ciclisti. Si incontrano frequentemente per strada bici con pacchi pignoni neri di sporco accumulato e catene rumorose.
Il risultato di questa negligenza è una cambiata non precisa ed una durata limitata dei componenti.
Nel periodo invernale può essere necessario pulire la trasmissione quasi ad ogni uscita. Almeno una pulita veloce. Alternata con una più accurata, a cadenza più distanziata.
Vediamo quali attrezzi servono.

Pulizia della catena

Per il primo service (quello rapido), avrai bisogno di un lavacatena: una cassetta in plastica con all’interno delle spazzole, che si applica sulla catena. Dopo averlo sistemato (come detergente puoi usare uno sgrassante o anche del semplice sapone dei piatti), rotea la catena all’indietro. I residui di sporco saranno rimossi dalle spazzole rotanti.
Anche in questo caso, Park Tool offre alcune accortezze in più, che non tutte le altre marche hanno: una spugnetta che leva lo sporco sul lati della catena prima che questa passi sulle spazzole ed una calamita inferiore che cattura le particelle metalliche. Così si evita che queste, una volta rimosse, girino insieme al liquido di lavaggio, creando ulteriori danni ed abrasioni. Devo ammettere che davo poco credito a questa calamita. Dopo un po’ di utilizzi l’ho invece trovata coperta di sporco metallico depositato su di essa.
Consiglio anche di dotarsi di una spazzola stretta con un’estremità a semi arco segmentato.
La spazzolina ci servirà per strofinare i pignoni, dopo averli spruzzati di sgrassatore, e/o per rimuovere eventuali oggetti incastrati tra di essi (non è infrequente trovare foglie o erba con la bici gravel o la mountain bike).

Rimozione della catena

Per un lavaggio più accurato, invece, bisognerà rimuovere la catena e pulirla con una sgrassatore.
La catena la rimuoviamo grazie alla pinza per falsa maglia. Un’operazione facile e veloce. Per questo motivo ho l’abitudine di utilizzare la falsa maglia anche sulle catene Shimano (che invece propone di serie il pin di chiusura) Il pin è considerato più sicuro, ma è molto più laborioso e fonte di errori di installazione per il meccanico occasionale fai da te.
La falsa maglia si rimuove anche a mano, ma talvolta lo sporco rende l’operazione difficile, per cui si ricorre alla pinza.
Anche in questo caso, possiamo distinguere due varianti di intervento, in base allo sporco ed al tempo che si ha a disposizione.
Prima di tutto, segnalo che, mentre con il lavacatena si usa un detergente a base acqua, che fa schiuma, in caso di rimozione della catena, useremo uno sgrassatore a base solvente (le migliori soluzioni sono il petrolio bianco oppure un pulitore per parti elettriche). Questo non fa schiuma e non ha bisogno di risciacquo, evaporando da solo.
Se lo sporco è decisamente importante ed abbiamo tempo, dopo aver levato la catena, la metteremo a bagno con il solvente. Lasciamo che questo agisca, strofinando di tanto un tanto con una spazzolina. Terminato il bagno, una bella, ed accurata, passata con uno straccio pulito ed asciutto.
Se lo sporco è meno intenso, sarà sufficiente una strofinata con lo straccio imbevuto di pulitore.

Attrezzi per il pacco pignoni

La pulizia della trasmissione non è finita prima di aver trattato anche il pacco pignoni. Non rimuovere lo sporco dai pignoni vanificherebbe tutto il lavoro fatto finora.
Se lo sporco non è eccessivo, come abbiamo visto sopra, trattiamo con lo sgrassatore e la spazzolina i pignoni e finiamo il lavoro con una passata con lo straccio pulito. Questa procedura è molto sbrigativa e non è la mia preferita.
Decisamente meglio, levare la ruota e smontare il pacco pignoni. Per fare questo avrai bisogno della chiave a frusta, per tenere ferma la cassetta mentre sviti l’anello esterno di chiusura con l’estrattore dentato. A proposito di questo: ne esistono essenzialmente con due dentature diverse. Una per le cassette Shimano, Sram, Sun Race e diverse altre. Una per Campagnolo. Ne esistono anche altre, per la precisione, ma sono molto poco diffuse. Questi estrattori si possono trovare già manicati, oppure da usare con la chiave da 22/24. E ancora cavi, oppure con uno stelo che faccia da guida.
In linea di massima, la soluzione più stabile e veloce sarà una chiave con impugnatura e perno centrale.
Levata la ghiera di chiusura, estraiamo la cassetta pignoni e la mettiamo a bagno nello sgrassante a solvente. Una accurata strofinata con lo straccio e i pignoni sono pronti per essere rimontati. Un filo di grasso al rame antigrippante ti assicura che la prossima volta la ghiera non sia bloccata.

Manutenzione della bicicletta: la guarnitura

Con l’avvento e la sempre maggiore diffusione del monocorona, la pulizia della guarnitura è un’operazione semplice: straccio imbevuto di sgrassatore e via.
Con le doppie (diffuse sulle bici da strada) il lavoro può essere più complicato e la pulizia che si ottiene senza smontare le corone è solo parziale. Una volta ogni tanto, sarebbe buona norma smontare le corone e dedicare loro un po’ di attenzione. Non solo pulirle, ma anche verificare che non ci siano denti consumati.
Vedremo questi passaggi in un prossimo articolo.

Altri attrezzi per la trasmissione

Chiudiamo questo articolo dedicato alla dotazione necessaria ad affrontare la prima manutenzione della bicicletta, con gli ultimi due utensili dedicati alla trasmissione: l’indicatore di usura della catena e lo smagliacatena.
Il primo, che si tratti di un calibro con quattro lunghezze fisse, oppure di un calibro a perno scorrevole, ti segnala facilmente quando la catena va sostituita. Questo ti evita, ancora una volta, di logorare gli altri elementi della trasmissione e ti mette al riparo da rotture non piacevoli.
Lo smagliacatena (ti consiglio di affidarti ad uno con una bella impugnatura) è essenziale quando vorrai sostituire la catena. La nuova catena avrà una lunghezza di qualche maglia superiore a quello che ti serve e, personalmente, non mi affiderei a pratiche da fabbro improvvisato per ottenere la misura desiderata.

Al prossimo appuntamento!

Se questo articolo ti è piaciuto, lascia un commento e torna a trovarmi. Parlerò ancora di offiicna e manutenzione della bicicletta.
Nel frattempo, ti invito a dare un’occhiata al post dove racconto il mio progetto per la costruzione delle mie ruote gravel.


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