Nastro manubrio Lizard Skins DSP V2

Il nastro manubrio Lizard Skins di colore giallo
Il trasferimento di colore che ha subito rovinato il nastro

Non bocciato, ma sicuramente rimandato, il nastro manubrio Lizard Skins DSP V2. La versione oggetto di questa recensione è quella con spessore di 2,5 mm, tra le 3 disponibili (1,8 mm e 3,2 mm le altre due).
Se avrete pazienza di leggere queste poche righe vi spiegherò il perché di questo giudizio.

La scelta

Conosco ed apprezzo da tempo i prodotti dell’azienda americana (specializzata in prodotti per facilitare la presa di attrezzi sportivi). Soprattutto le manopole Logo Lock-on per mountain bike: le mie preferite.
Avendo in mente queste esperienze positive, non ho avuto dubbi nel momento di acquistare un nastro di qualità per il nuovo manubrio Ritchey della mia gravel.
Spessore da 2,5 mm, colore in perfetta coordinazione cromatica con il telaio della bici e terminali ad espansione, gli ultimi tre dettagli decisivi.

Montaggio

Le istruzioni contenute all’interno del nastro manubrio Lizard Skins sono un po’ fuorvianti. Il consiglio “do not overstrech!” porta ad essere troppo delicati nell’applicazione, quasi per la paura di strappare il nastro.
Il risultato è che il nastro rimane avvolto in maniera irregolare. Nella seconda installazione (dovuta al riposizionamento delle leve cambio) ho dimenticato questa precauzione, tirando il nastro il dovuto.
L’elasticità non è il suo forte, i bordi rimangono poco adesi al manubrio, soprattutto nella stesura in curva, dove la sovrapposizione giro su giro tende a creare grinze.
Di qualità il nastro adesivo di chiusura finale con loghi Lizard Skins.

Nastro manubrio Lizard Skins: utilizzo

La densità e morbidezza sono in linea con le attese.
La presa è ottima, sia con i guanti che senza (con mani ovviamente sudate), con clima asciutto e con la pioggia.
L’assorbimento delle vibrazioni e degli urti è perfetta.
L’ho usato solo per poco più di 100 km, al momento non pare ci possano essere problemi di scollatura e movimento del nastro stesso.
Il difetto che ha compromesso il giudizio sul Lizard Skins DSP riguarda un brutto trasferimento di colore dai guanti.
Certo, il produttore del nastro darebbe la colpa a quello dei guanti e viceversa. Sarebbe bene che i guanti (tra l’altro non nuovi e lavati diverse volte) non perdessero il colore sotto la pioggia, ma sarebbe altrettanto bene che il nastro non ne rimanesse impregnato.
Ho provato con diversi detergenti (sgrassatore, sapone per piatti e un solvente leggero), ma è evidente che più il pulitore è aggressivo, più tende a sciogliersi e ad essere asportato lo stesso colore del nastro.
Risultato: lo terrò così, in questa artistica colorazione, fino a quando non avrò voglia di sostituirlo (con uno di una marca diversa, questa volta).

Giudizio finale

Come anticipato all’inizio, rimando questo nastro agli esami di riparazione. Il difetto è imperdonabile, considerando anche il prezzo, che si aggira sui 30,00 €. E considerato che niente di simile è successo in diversi anni di utilizzo di un nastro bianco Fizik, più economico, e neppure con il nastro cinese (giallo e nero) che ho usato per due anni sulla gravel.


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